• Pubblicata il 06/01/2010
• Autore: Simona

Simona2 - Ragusa Trasgressiva

A Capodanno siamo andati in montagna. Non in albergo, ma in un appartamento che mia moglie ha preso in multiproprietà. Per me è cambiato poco: quello che facevo a casa, l'ho fatto nei cinque giorni di montagna tra cucinare, lavare e pulire. La differenza è che mia moglie invece di essere in ufficio era a casa, senza nulla da fare (ovvio c'è Simona che lavora). E so quello che vuol dire. Per me vuol dire andare a letto due-tre volte al giorno. Cioè essere inculato da lei due-tre volte al giorno. Mi piace ma,a volte, non ce la faccio più. Lei è insaziabile se ne ha voglia. E, con il passare del tempo, è sempre meno disponibile a farsi penetrare da me e sempre più vogliosa di prendermi con lo strap-on. Il suo senso di dominio aumenta. Non mi tratta male ma ormai, quando facciamo l'amore, sono la sua puttanella. Che deve essere sempre pronta alle sue voglie. La notte di Capodanno mi ha preso prima del cenone (un cenone tutto per noi, siamo stati in casa da soli) e due volte dopo. Ero stanchissimo anche perchè avevo dovuto cucinare per il cenone e poi ho dovuto prima sparecchiare e, tra una scopata e l'altra, lavare i piatti. In montagna non c'era la lavastoviglie. Per mia moglie è diventata una cosa logica comportarsi così. Io, per lei, sono un oggetto da usare a piacimento. "La mia puttanella", come mi chiama nell'intimità. Dice che vorrebbe fare un figlio con me ma solo se potessi partorirlo io. Assurdo, ma lo vorrei anch'io. Con un figlio, forse, potrei avere tregua. Non avrei mai detto di arrivare a tanto.

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