• Pubblicata il
  • Autore: Misterhyde
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La sorpresa di Vanessa 3 - Ragusa Trasgressiva

Una bella doccia e poi le due ninfette mi hanno preparato uno spuntino di frutti di mare e carpaccio di pesce spada (che lusso! certo, con quello che le pago … ma a me sta bene così, il perché ve l’avevo spiegato all’inizio). Mezzo bicchiere di bianco fresco e leggero e un ottimo caffè in cui Vanessa ha messo qualcosa. Di solito dopo due shots sono completamente esausto, adesso la situazione, i cibi e le bevande mi fanno sentire infoiato più che mai. Ho addosso un bell’accappatoio morbido e profumato, loro si sono rimesse le vestaglie che mi attizzano da matti, accarezzo le loro cosce sotto il tavolo, le gambe lunghissime e snelle di Ingrid, quelle più formose, ma lisce e toniche di Vanessa, pregustando quello che ancora mi riserva questa notte favolosa. Mi prendono per mano e mi portano di nuovo in camera, siamo in piedi, questa volta Ingrid è davanti e Vanessa dietro, mordicchio le fragole di Ingrid, bacio e lecco le sue tette turgide, sento la pelle vibrare sotto la lingua e le labbra, intanto con le dita faccio ditalini a tutt’ e due, Ingrid mi accarezza il torace con la punta delle dita, Vanessa mi massaggia la schiena con le sue grosse pere piene e sode e intanto gioca col mio pisello, adesso Ingrid si inginocchia e me lo prende fra le le tette, strusciandomi bene i capezzoli eretti sul fondo pancia, poi si rigira e me lo massaggia sculettando, io adesso con le mani le strizzo le bocce durissime, lei ansima “mi piace sentirlo duro contro la schiena”, Vanessa mi bacia e lecca il collo e i lobi delle orecchie, sento la sua micetta pelosa e curata sulle chiappe, dolcemente m’invita a voltare la testa e mi bacia a lungo in bocca, mentre la lingua di Ingrid comincia a giocare con la punta del mio pisello di nuovo duro. Non resisto più in piedi, mi sdraio sul letto e Vanessa mi guarda con gravità: “Adesso t’interroghiamo di matematica” Ingrid, con la sua faccia dolce e birichina: “Devi indovinare il numero preferito di noi due” Rispondo con una domanda: “Chi vuole cominciare?”. Per tutta risposta Vanessa mi viene sopra e comincia a leccare con la lingua esperta e le labbra carnose, esplorando con lentezza le parti che mi fanno più eccitare. Ingrid non resta certo inattiva e mi passa dolcemente la lingua all’inerno delle cosce. Il bacino di Vanessa è sulla mia faccia, leggermente sollevato, lei sa che non mi piace che me la metta direttamente in bocca, preferisco avere la micia a portata di labbra, ma leccare quando voglio io. Le appoggio le mani sulle chiappe, dò piccoli colpi con la punta della lingua al suo grilletto, mi sembra che le piaccia davvero (non capirò mai quanto questa brasiliana goda davvero e quanto simuli, anche se tante volte l’ho sentita bagnarsi), lecco l’interno delle sue cosce e di nuovo il clitoride, lei arriva a succhiarmi le palle facendomi sentire le poppe contro l’ombelico, adesso le ho preso le grandi labbra in bocca e le infilo le lingua dentro, mente lei lo lecca e lo succhia con maestria, facendomi sentire i suoi sospiri di godimento. Ingrid però reclama: “Adesso tocca a me”, Vanessa dà un ultimo risucchio prendendolo in bocca fino alla radice e si solleva, Ingrid mi viene sopra, lavora con la punta della lingua come un cesello, io la lecco subito tanto e la sento bagnata, Vanessa aveva un gusto caldo, Ingrid ha un sapore più fresco, le accarezzo le gambe, gioco col suo culetto, lei si accorge che non risco quasi a trattenermi e si lascia scivolare di lato, dicendo “Bravo, sei di nuovo pronto!” “Sì, rispondo, ma non voglio venire subito” e Vanessa, con sguardo dolce e sensuale “Scommetto che indovino che cosa vuoi fare adesso”: prende un cuscino e si sdraia a pancia in giù, col cuscino sotto la micetta, in questo modo le sue belle chiappe sono nella posizione ideale per accogliere nel loro solco il mio pisello e farmi una spagnola col suo culo. Le prendo in mano e comincio lentamente a massaggiarmelo, lei risponde stringendole e rilassandole, quando le rilassa Ingrid gli passa sopra una slinguata, sfioro il parossismo, allora la rigiro e glielo metto fra le grosse poppe, come ho fatto tante volte, Ingrid intanto mi offre i suoi seni da baciare, Vanessa sorridendo mi prende le mani e se le appoggia sulle zinne, io gliele impasto, mi sembra di scoparle le tette, poi glielo passo sulle labbra, lei ingordamente lo vuole tutto in bocca, mentre le stringo le tette e con i suoi capezzoloni mi accarezzo le palle. Anche Ingrid vuole fare questi giochini, nonostante sia meno prosperosa, si sdraia sul cuscino e mi guarda maliziosa e invitante: “Non trascurami!”. Non ci penso certo ed ecco il mio pisello piazzato in mezzo al suo bellissimo culetto alto, sodo e impertinente, lei, flessuosa, ha un leggero movimento circolare, si rigira con scioltezza, lo prende in mano e se lo passa sulle labbra, sui capezzoli, fra i seni, chiudendo gli occhi e mugolando come una gattina. Vanessa mi sottrae con dolcezza, m’invita a sdraiarmi e, guardandomi intensamente, me lo incappuccia e, infilandoselo dentro, comincia a cavalcarmi, lento, lungo e profondo. Le accarezzo le cosce e le chiappe, è veramente buonissima con questa curve splendide e la pella color del cioccolato al latte, le mie dita arrivano al suo buchetto che mi sono goduto tante volte, il seno prosperoso con i grossi capezzoli neri mi ballonzola davanti al viso e lo copro di baci, adesso le mie mani viaggiano per tutto il suo corpo procacissimo, Ingrid, sdraiata a finaco a me, accarezza le mie cosce con le sue gambre chilometriche, Vanessa mi stringe di più, il suo corpo aderisce al mio, le sue zinne caldissime sono sul mio petto, con una mano adesso sto sditalando la micia depilata della bionda che ne sembra contenta assai, vengo di nuovo dentro Vanessa che si muove al mio ritmo, assecondandomi. Mi sembra di vedere fuochi d’artificio e d’udire campane, da quando avevo vent’anni non ero così eccitato e soddisfatto, mi sento fuori dallo spazio e dal tempo, odo la voce di Ingrid che mi dice: “Guarda che fra poco tocca a me!” … chissà se ce la farò a fare quattro shots nella serata – notte!

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